Gris – Recensione
Piattaforme: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Serie X/S, Nintendo Switch, PC
Interfaccia in italiano: ✗Doppiaggio italiano: N/A
Gris è un videogioco platform/adventure in due dimensioni sviluppato dallo studio spagnolo Nomada Studio e pubblicato da Devolver Digital. Rilasciato originariamente nel 2018 su PC e Nintendo Switch, è stato in seguito distribuito anche su piattaforme Sony e Microsoft. Il gioco non prevede l'interfaccia in lingua italiana, ma ciò non dovrebbe rappresentare alcun problema anche per coloro che non masticano affatto l'inglese. In questa recensione sarà presa in considerazione la versione PlayStation 4.
Il gioco esordisce con Gris, la nostra protagonista, intenta a cantare sul palmo della mano di una statua femminile evidentemente danneggiata. Ben presto, Gris perde la voce e la statua si sgretola facendola precipitare. La nostra avventura inizia con uno sfondo senza colori, desolato e senza vita. Avanzando, Gris potrà collezionare delle piccole luci che, in determinati quantitativi, le consentiranno di acquisire nuove abilità, funzionali al gameplay, che le consentiranno di proseguire e ridare colore e vita al mondo che la circonda.
Ciò che contraddistingue Gris è indubbiamente il suo valore artistico: gli sfondi e le animazioni sono realizzati in maniera impeccabile e sono profondamente espressivi. A questi si lega a doppio filo un comparto sonoro di incredibile livello capace di emozionare il giocatore in un'esperienza sensoriale unica. Proseguire nella storia significa donare nuovi colori al mondo, che assume nuove tinte e dà vita a nuovi contesti e a nuove situazioni di gioco.
A livello di gameplay, parliamo di un'avventura lineare, semplice e senza game over, ma allo stesso tempo stuzzicante e non priva di spunti interessanti. L'obbiettivo di Gris, come detto, sarà quello di collezionare delle piccole luci che non solo in alcuni punti si legheranno tra loro per formare dei ponti che Gris potrà attraversare, ma le permetteranno anche di acquisire nuove abilità. Le fasi di platform sono leggere e mai frustranti, accompagnate dalla già segnalata ottima colonna sonora.
In alcuni punti più nascosti, o richiedenti un piccolo impegno per essere superati, troveremo invece dei memento, ovvero dei collezionabili che ci consentiranno, una volta raccolti tutti, di visionare una speciale cutscene. La loro individuazione richiederà un particolare livello di attenzione, e consiglierei di dedicare tempo a questa attività (eventualmente con l'aiuto di una guida) dopo aver completato, e vissuto a pieno, la prima run. Al termine del gioco sarà inoltre possibile selezionare alcune sezioni dei capitoli da cui poter riprendere, facilitando la ricerca dei memento rimasti.
Come nota aggiuntiva, è interessante notare come ogni capitolo sia legato a una serie di trofei particolari, sbloccabili osservando o interagendo con alcune statue, in alcuni casi mettendo in atto alcune azioni particolarmente specifiche. Il nome dei trofei, legato al compimento di queste azioni, ritengo sia un ulteriore spunto creativo degli sviluppatori che vale la pena conoscere per un'esperienza di gioco ancora più completa.
Gris stupirà tutti coloro che cercano una breve avventura emozionante e significativa, tramessa attraverso animazioni e musiche di alto livello, difficilmente descrivibile con le sole parole. Il gameplay, semplice e intuitivo, non spicca per la sua originalità ma rimane funzionale agli aspetti chiave dell'esperienza. Alcune parti, descritte nel corso della recensione, rimangono forse un po' troppo nascoste e potrebbero essere di difficile recupero senza l'ausilio di una guida, costituendo l'unico piccolo neo della produzione, che non ne va comunque a minare in alcun modo il valore complessivo.
Se questa recensione ha acceso il vostro interesse, date a Gris una chance. Potreste vivere un'esperienza unica, che continuerete a portare nel cuore e difficilmente scorderete.
VOTO: 9
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