Final Fantasy Pixel Remaster – Recensione
Piattaforme: PlayStation 4, Xbox Serie X/S, Nintendo Switch, PC
Interfaccia in italiano: ✓
Doppiaggio italiano: N/A
Interfaccia in italiano: ✓
Doppiaggio italiano: N/A
La Pixel Remaster Collection di Final Fantasy, sviluppata e pubblicata da Square Enix e comprendente i capitoli della serie dal primo al sesto, è finalmente sbarcata anche in formato fisico sotto il nome di Anniversary Collection sulle piattaforme PlayStation 4 e Nintendo Switch, in data 8 ottobre 2024.
Ricordo che l'edizione digitale per le suddette console, rilasciata originariamente su Steam e piattaforme mobile nel 2011, era già disponibile dal 19 aprile 2024 ed è stata recentemente aggiunta, il 26 settembre 2024, allo store digitale di Xbox serie X ed S.
Questa recensione si focalizzerà sul primo capitolo della collezione, nonché nuova versione del primo capitolo dell'iconica saga fantasy che conta ad oggi 16 titoli della serie principale accompagnati da innumerevoli spin-off. La piattaforma di riferimento è PlayStation 4.
L'originale Final Fantasy, base di questa versione rimasterizzata, fece la sua comparsa nel 1987 in Giappone nella sua prima versione per NES, rilasciata negli Stati Uniti solo tre anni più tardi. Fecero seguito numerose altre release tra le quali è bene citare Final Fantasy Origins, composto dai primi due capitoli della saga, che vide approdare il titolo anche in Europa per la prima volta.
Final Fantasy Pixel Remaster ha apportato aggiornamenti vari e introdotto alcune interessanti feature. Dal menu principale è possibile accedere alla sezione Extra che include: Bestiario, legato tra l'altro a un trofeo sbloccabile al suo completamento; Riproduttore Musicale, comprendente OST originale e arrangiamento composto per la Pixel Remaster; Galleria, comprensiva degli sketch del gioco. Queste due ultime sezioni sono disponibili nella loro totalità sin dall'inizio.
Protagonisti dell'avventura sono i quattro Guerrieri della Luce, selezionabili dal giocatore a inizio partita tra sei possibili classi: tre specializzate in attacco fisico (Guerriero, Ladro e Monaco) e tre specializzate in arti magiche (Mago rosso, Mago Bianco e Mago nero). Ogni classe potrà inoltre essere equipaggiata, durante la partita, solo con determinate armi e armature. Dopo aver assegnato un nome a ciascun eroe verremo catapultati a Cornelia, con la prima richiesta di salvare una principessa rapita a seguito del cui successo inizierà la nostra epopea per far tornare la luce nei quattro cristalli elementali in possesso dei protagonisti e salvare infine il mondo dalla minaccia dell'oscurità.
La trama, squisitamente fantasy e composta dalla sola main quest, è piuttosto lineare e si avanza, in stile da JRPG classico, parlando con i diversi NPC sparsi nella mappa di gioco per scoprire come progredire nell'avventura e sbloccare utili oggetti, nonché spendendo i soldi, guadagnati vincendo i combattimenti, nei negozi per l'acquisto di strumenti, armi, armature e magie. Alcune armi e armature possono essere utilizzate per il lancio di specifiche magie, oltre chiaramente per essere equipaggiate. Le magie sono suddivise in 8 livelli e ogni classe avrà la possibilità di usarne di diverse. Ad ogni livello possono essere assegnate (dopo acquisto nei negozi) un massimo di tre magie, dimenticabili in ogni momento qualora si decidesse di sostituirle. Avanzando di livello mediante accumulo di esperienza, il numero di utilizzi per ciascun livello di magia saliranno e alcuni livelli superiori diventeranno disponibili.
La difficoltà non è particolarmente elevata e potrà essere per certi versi "regolata" mediante l'opzione, non presente nel gioco originale, che consente di abilitare e disabilitare gli scontri casuali, interrompendoli quindi nei momenti di difficoltà e rendendo il gioco più accessibile anche alle più recenti generazioni di videogiocatori, che potrebbero trovare uno scoglio in questa meccanica classica non più molto in voga tra i JRPG moderni. L'opzione sarà comunque da utilizzare con moderazione: per quanto non sia particolarmente necessario grindare per progredire nell'avventura, l'inibizione dei combattimenti non consentirà conseguentemente al party di salire di livello, rendendo gli scontri contro i boss della main quest particolarmente impegnativi o addirittura impossibili da vincere. Altra aggiunta della Pixel Remaster è la possibilità di effettuare salvataggi rapidi ovunque, nonché la presenza di un salvataggio automatico, che riduce notevolmente, in caso di utilizzo, il rischio di dover perdere tempo di gioco in caso di sconfitta in battaglia. Il salvataggio classico è invece consentito solo nella mappa di gioco e non all'interno di dungeon e città.
I combattimenti avvengono nella classica e ben nota modalità a turni e avranno luogo spostando il proprio party (o per meglio dire, il personaggio scelto come "leader") nella mappa di gioco e nei dungeon, mediante la sopracitata formula dei combattimenti casuali. I nemici saranno aggiunti al Bestiario dove verranno rese disponibili diverse informazioni e potranno attaccarci in gruppi ben più numerosi rispetto al nostro di quattro.
La grafica dei personaggi e dell'ambiente di gioco è stata svecchiata, mantenendo comunque uno stile 2D in pixel art, come suggerisce il titolo stesso della remaster, fedele al gioco originale. Dicasi lo stesso della caratteristica OST, completamente riarrangiata sotto la supervisione del compositore originale Nobuo Uematsu, in grado di emozionare il giocatore con le sue sfumature fantasy che si sposano perfettamente con il contesto. La Pixel Remaster consente di alternare in qualsiasi momento, dal menu di gioco, lo stile font e/o la OST originali con le rispettive versioni modernizzate.
In conclusione, il lavoro di ristrutturazione eseguito su questa remaster ha portato a una modernizzazione di diversi aspetti del gioco e all'aggiunta di nuove feature che rendono l'esperienza adatta sia ai veterani che a coloro che vogliono scoprire la serie per la prima volta, consentendo inoltre un più semplice accesso su console moderne per un titolo originariamente pubblicato ormai più di 35 anni fa. Final Fantasy Pixel Remaster, presentando meccaniche di gioco ed elementi di trama datati, potrebbe comunque trovare il suo target principale nei nostalgici e in coloro già appassionati del genere, ma rimane consigliato a tutti coloro che vogliono mettere mano su un pezzo di storia del videogioco.
VOTO: 7,5

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